Ho trascinato le gambe
quelle mie stesse gambe
che un tempo mi rendevano forte
vanto
orgoglio
le mie stesse gambe
con affanno fuori dall’uscio
al di là di quella soglia
limite perverso e invalicabile
di questa vita trascorsa
con ponderati passi
sulla strada ho fatto capolino
quella stessa via
che in mille e mille modi ho calpestato
e ancor prima di me
gente e gente
anni negli anni
quella stessa strada
che io, ora,
con le mie stesse gambe
con affanno calpesto
che non potranno potarmi lontano
se non da questa stessa vita
se non da questo stesso pensiero di
continuamente perdersi.