Il comandante é sempre l’ultimo ad abbandonare la nave
é il suo orgoglio, il suo dovere.
Si batte,
sbatte stoicamente tra le onde
nel maremoto dei suoi pensieri
tenacemente chiama a raccolta i suoi
mentre
inesorabilmente vede ognuno di loro allontanarsi,
annegare uno ad uno tra i suoi rimorsi, nei suoi principi.
Ma le onde già lo chiamano, nel subbuglio della tempesta
ora o mai più
é destinato a scegliere
arroccato sul timone
ultimo baluardo del suo navigare
il mare già gli strappa la vita
ora o mai più
restare o abbandonare la nave.
Il comandante sceglie
conscio del suo orgoglio, del suo dovere
morire o morire per sempre
morire
morire per sempre
in un amen.