Non scriverò
troppo poco ciò che sono, troppo piccolo io per tutto questo caos.
Per questo, non scriverò. Non degno di giudicare tutto il resto.
non scriverò di vita, di mondo, e di tutto ciò che lo agita non scriverò.
Questo grande girotondo, questo immergersi in continue vite, in stanze dorate o in buie celle, questo turbinio di gente, di facce, di occhi, sguardi solo disegnerò.
Perché con i miei colori migliori o più terribili contrasti forse meglio saprò raccontarlo.
Allora si, saranno rossi intensi, blu con gialli, colori fuori dai contorni come bambini.Linee intrecciate di comodo, grosse pance dove perdersi e chiedere perdono.
Saranno piccoli contorni, linee fini, lentamente da tracciare, con attenzione per paura di sbagliare e dove sarà errore, con cura, amore e gradevole passione a lungo soffermarsi,recuperare linee a volte camuffare, ciò che non si può accettare a volte si mistifica.
E così il disegno, poco a poco, prenderà forma, stupida impronta di stupido cuore, con le sue strane forme varcherà la soglia dei mille problemi, e del suo ridicolo piangersi addosso, sferzanti risate della sua miseria saprà donarsi, perché in fondo, amarsi é tutto ciò che conta.
Complimenti, è una bella poesia :)
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Grazie Stefania.
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