Uffici vuoti
come le tasche
scatoloni pieni di speranze infrante
di sogni rateazzati persi
le nostre illusioni
in balia di onde invalicabili
di oscillazioni di umori incogniti
giacciono su terreni fragili
sabbie mobili
comitive di impotenti uomini
coi diritti sulle spalle
e futuri labili
distribuitori automatici esanimi
furti e scandali
le nostre precarie immagini
resteranno impresse su questi patetici anni
di diritti sottratti,
ribellioni mancate
amori tossici
sentimenti interrotti
connessi
ma solo per magnificare il nostro ego
le piazze vuote
il coraggio a zero
non saremo mai pronti
log out
Francescocco 
fra,
realistica analisi in versi di questa nostra era che la vita ci sta offrendo,
condivido le impressioni anche “di pelle”…
siamo davvero tagliati fuori?
se sei daccordo che ne duci di rimanere “connessi” nell’unica piazza
sempre piena dove il coraggio é sempre a 100 e tutti
ci sentiamo sempre pronti …ma
ti propongo la mia proposta di differenza per evitare
che la rete ci omologhi rendendo vana questa riconquistata libertà
abbraccio
jovenviejo
…differenza
io canto la differenza
a dispetto della noia
e dell’indifferenza altrui
la canto per il mio stesso orgoglio
e la ragione troppo schiacciata
dalle mille proposte
che vedo estrarre a sorte
dai mercanti della vita
canto la differenza
a dispetto della gente
illusa e attratta
dalle mille e una notte
di promesse e favole raccontate
in certe scuole della vita
io canto sempre la differenza
perchè non sono ancora stanco
di pensare a gran voce
che non siamo padri
se non siamo figli
e neppure amori
se non siamo amanti
perché figli della Vita
canto nella indifferenza
delle canzoni buttate al vento
e mai raccolte
perché sono spariti
i cantautori e i suoni
di questo andare andare
in viaggio per la vita
canto per cantare
sperando che molti versi
arrivino al domani
per consegnare umori sani
e regalare emozioni vere
ai tanti distratti della vita
e ho una canzone
che mi voglio cantare
perché dopo la notte lunga e sola
sopraggiunga nuovo e chiaro il mattino
e mi consegni ad un’altra sera
ancora sano sincero e teso
sulle corde e note vere
di questo canto eterno per la vita
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dice una barzelletta
ma tu cos’hai inventato per salvare il mondo?
io…? emh! io… ho inventato… il gancio…
davvero? e a cosa serve?
serve che… quando siamo in aereo
se sta cadendo … io mi posso salvare…
appendendomi al…gancio
ma vah! e ma come fai a collegare il gancio…
con l’aereo?
ehh!…ehh!…
… ma micca devo inventare tutto io?
della serie…
sto salvando il mondo col mio canto…e…
mi pare di no!
e…e..e…ma micca… lo devo salvare solo io!?
insieme?
forse?
davvero?
puó darsi?
vediamo?
ma dai!?
aioh!
forza!
ci seusu!
mi paridi!
ca giai!
buon tuffo?
abrazo
jovenviejo
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