Ovunque
mani che si intrecciano
sguardi muti, assenti
corpi senza peso
anime digitali
in fibre muscolari
organi
ovunque
occhi che si cercano
parole perse
irrilevanti consuetudini
arcipelaghi di uomini
routine che si dispiegano
su chilometri ferrati
ovunque
dentro infiniti cunicoli
teletrasporto alla moviola
solitudini a tempo
impazzire e poi rinascere
immaginare mondi migliori
sognare ad occhi aperti
sino alla prossima fermata
bella e attuale riflessione Francesco…
la condivido in pieno… con altre parole e pensieri
…come puoi constatare
bello anche questo …urlooo …giallo …
no..bianco su sfondo giallo
davvero bello!
p
stazione…
a questa stazione fermano treni
in ogni stagione
riportano a casa
passeggeri stanchi
hanno molti bagagli
ma viaggiano soli
distratti e confusi
non hanno risposte
alle domande
i passeggeri dei treni
consegnano solo sguardi
se li chiami non rispondono
e continuano a camminare
verso l’uscita chi sa dove
non si fermano in soste
i passeggeri in questa stazione
e non sorridono affatto
hanno le mani libere
e le tengono in alto
protese ma senza salutare
non hanno nomi veri
ma somigliano a tanti
mentre si guardano intorno
i passeggeri di questa stazione
non raccontano storie
non ricordano nulla
e rinunciano agli sguardi
eppure hanno sete di sguardi
di quelli veri e sinceri
dove andranno
i passeggeri di questa stazione
se non hanno memoria
e non hanno sorte
vanno dritti incontro alla morte
o alla storia?
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Bella Pino. Grazie per condividerla.
Dove andranno i passeggeri?
Saranno vivi nonostante la morte?
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credo che lo dirá la Storia alla storia nella storia
…confesso che non ho una risposta mia
resto…sorpreso curioso e fiducioso
dalla mia storia …aperto a ogni risposta
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